Wowereit, die Mauer bleibt - Wowereit il Muro rimane

di Andrea Müller

Wowereit, die Mauer bleibt (Klaus Wowereit il Muro rimane): questa è la frase che è stata urlata a più riprese dai 6000 dimostranti contro lo spostamento di una parte del Muro di East Side Gallery, per fare spazio ad un palazzo di lusso di 15 piani con 58 appartamenti, i cui costi si aggirano, più o meno, tra i 2700 e 7800 euro al metro quadro.

Il progetto è stato denominato Living Levels 

Con il passare degli anni, East Side Gallery, il più lungo tracciato di Muro (1,3 kilometri) preservato in città, ricoperto dai dipinti di artisti di tutto il mondo, è divenuto non solo una mega attrazione per turisti, ma anche uno dei più noti simboli di Berlino e non solo.

Durante la manifestazione a East Side Gallery a Berlino - Foto: Emilio Esbardo

East Side Gallery si trova a Mühlenstraße tra le stazioni Ostbahnof e Warschauer Strasse.

Qui si sono riuniti, domenica 3 marzo, i manifestanti, tra cui personalità della politica e della scena artistica berlinese quali l’attore Ben Becker, il dj e fondatore della Love Parade Dr. Motte, Christian Ströbele e Franz Schulz del partito dei Verdi.

Durante la manifestazione a East Side Gallery a Berlino - Foto: Emilio Esbardo

“Il Muro deve simboleggiare anche all’estero la comprensione tra i popoli e la rivoluzione pacifica”, ha dichiarato, durante la manifestazione, il presidente dell’associazione East Side Gallery e.V, Kani Alavi.

“Se le proteste non avranno effetto”, ha continuato Kani Alavi “rinuncerò all’Ordine al merito di Germania, che ho ricevuto proprio per aver contribuito alla realizzazione di East Side Gallery”.

Durante la manifestazione a East Side Gallery a Berlino - Foto: Emilio Esbardo

L’intera faccenda è piena di contraddizioni. In tutto il mondo non si comprende, infatti, perché si voglia togliere una parte del Muro, i cui dipinti erano stati fatti restaurare qualche anno prima. La gente da ogni parte del globo s’interroga cosa stia accadendo a Berlino e perché viene concesso ad un investitore di distruggere un bene comune dell’umanità.

In Twitter è stato lanciato il seguente messaggio ironico: “New York demolisce la Statua della Libertà in 20 pezzi, per costruire un ponte a Staten Island”.

Durante la manifestazione a East Side Gallery a Berlino - Foto: Emilio Esbardo

Nel frattempo i politici litigano tra di loro, rinfacciandosi la colpa dell’accaduto. C’è chi afferma che sia del Senato, chi, invece, del Comune del distretto competente.

Franz Schulz, il sindaco del distretto in questione, del partito dei Verdi, era presente alla manifestazione, dove ha dichiarato: “Questo non è un problema distrettuale, bensì ha una dimensione internazionale”.

L’investitore Maik Uwe Hinkel aveva già iniziato i lavori, all’insaputa della gente, il venerdì scorso, prima che essi venissero bloccati dai protestanti, giunti sul luogo, avvisati dai passanti casuali, che avevano notato ciò che stava avvenendo.  

Maik Uwe Hinkel ha comunicato di essere sorpreso per le proteste, perché lui è in possesso di tutti i permessi necessari.

Share Button