Vacanze balneari a Berlino

Berliner Bäder Betriebe Strandbad Wannsee - Foto: Emilio Esbardo

di Giulia Bianchi

Soprattutto sole e alte temperature nel mese di maggio e giugno. I berlinesi ne approfittano per recarsi numerosi allo “Strandbad Wannsee”, lo storico stabilimento balneare immerso nella zona più verde della capitale tedesca. I visitatori godono dell’acqua calda, fanno lunghe passeggiate, giocano a pallavolo, gustano ottimi gelati o semplicemente si crogiolano sotto i piacevoli raggi solari.


Lo stabilimento si trova a circa 30 minuti dal centro ed è facilmente raggiungibile con le linee S1 e S7 della ferrovia urbana. Durante la bella stagione, sin dal 1907, è la destinazione preferita dei berlinesi, desiderosi di godere di un po’ di natura, di relax e di ristabilirsi dai frenetici ritmi della vita cittadina.

Con i suoi 1.275 metri di lunghezza e 80 metri di larghezza è il più grande lido del suo genere in Europa. All’inizio del ventesimo secolo era contro la morale comune farsi il bagno in pubblico. Chi veniva colto in flagrante doveva pagare una multa salata. Le autorità, però, impotenti, di fronte alle migliaia di persone che regolarmente non rispettavano il divieto, decisero, nel 1907, di risolvere il problema concedendo una balneazione in luogo pubblico.

È così che nel 1909 fu inaugurato il “Strandbad Wannsee”, allora chiamato “Freibad Wannsee”, diviso in tre aree: l’area riservata alle donne, l’area riservata agli uomini e l’area per le famiglie. Nel 1930 gli architetti Martin Wagner e Richard Ermisch riproggettarono l’intera struttura secondo i canoni architettonici della “Neue Sachlichkeit” (“Nuova oggettività”) dell’epoca, donandogli l’aspetto odierno.

Berliner Bäder Betriebe Strandbad Wannsee - Foto: Emilio Esbardo

Con l’ascesa al potere dei nazisti il dirigente del “Stranbad Wannsee”, Hermann Clajus, si tolse la vita mentre l’architetto Wagner emigrò in Turchia nel 1935; lo stile architettonico non era di gradimento al regime. L’intera spiaggia, confiscata nel 1935, venne utilizzata soprattutto per serate di ballo e altri eventi consoni alla dittatura, con un alto afflusso di visitatori, anche durante la guerra (nel 1944 si registrarono 425.000 presenze). La struttura, per fortuna, rimase illesa dai continui bombardamenti degli alleati.

Dopo il conflitto divenne un luogo dove fuggire da una città distrutta, dimenticare gli orrori della guerra ma anche un simbolo di ottimismo, di una rapida ripresa e di un futuro roseo. Nel 1951 Conny Froboess rese ancora più celebre lo stabilimento con la canzone “Pack die Badehose ein” (“Metti il costume da bagno nella valigia”).Oggi si contano circa 230.000 visitatori all’anno, i quali hanno la possibilità di noleggiare barche a remi e “Strandkorbs” (cesti da spiaggia in vimini utilizzati dai villeggianti sulle spiagge tedesche per proteggersi dal sole e dal vento). Vi è anche una spiaggia riservata ai nudisti.

Berliner Bäder Betriebe Strandbad Wannsee - Foto: Emilio Esbardo

 

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