SPECIALE BREXIT - David Cameron si dimette - Il suo discorso tradotto in italiano

David Cameron durante il suo discorso

di Emilio Esbardo

Questa mattina alle ore 8.00 in Gran Bretagna (ore 9.00 in Italia e Germania), ho seguito, presso il canale televisivo BBC, il discorso di dimissioni del Primo Ministro del Regno Unito David Cameron, trascrivendone gran parte del discorso in inglese e poi traducendolo in italiano.


Cameron, emozionato, ha dichiarato che oltre 30 milioni di persone si sono espresse e che bisogna rispettare la loro decisione: 

Dobbiamo essere orgogliosi del fatto che in quest’isola abbiamo una grande fiducia nelle decisioni della popolazione. Non abbiamo soltanto un parlamento democratico (…) In certe situazioni è giusto chiedere il parere delle persone ed è ciò che noi abbiamo fatto. I britannici hanno votato per l’uscita dall’Unione europea e la loro volontà va rispettata.

Voglio ringraziare tutti coloro i quali hanno preso parte alla campagna referendaria, schierandosi a favore delle mie convinzioni (…) e permettetemi di congratulare tutti coloro i quali hanno sostenuto con spirito appassionato la causa dell’uscita della Gran Bretagna. (…)

Non è stata una decisione presa a cuor leggero, soprattutto per le molteplici opinioni espresse da differenti organizzazioni sul significato di questa decisione. Tutto il mondo era in attesa di conoscere il risultato del referendum.

Voglio rassicurare i mercati e gli investitori che l’economia della Gran Bretagna è fondamentalmente forte. Inoltre voglio rassicurare i cittadini britannici, che vivono nei Paesi europei che non vi saranno cambiamenti immediati nei loro confronti, così come i cittadini europei che vivono in Gran Bretagna. Non vi saranno immediati cambiamenti anche per quanto riguarda gli spostamenti delle persone, dei nostri beni e dei nostri servizi.

Ora dobbiamo prepararci per le trattative con l’Unione europea ed abbiamo bisogno del pieno supporto del governo gallese, scozzese e dell’Irlanda del Nord, per assicurare e proteggere gli interessi di tutte le parti in causa del Regno Unito. Tutto ciò richiede una forte e determinata leadership.

Sono molto orgoglioso ed onorato di essere, da sei anni, il Primo Ministro di questo Paese. Credo che abbiamo fatto passi da gigante. Mai come ora nella nostra storia, vi sono persone con una occupazione, abbiamo riformato il welfare e il sistema educativo, abbiamo mantenuto le nostre promesse alle persone più povere del pianeta ed abbiamo reso possibile il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Ma soprattutto abbiamo consolidato l’economia britannica (…)

È sempre stata una mia convinzione, che dobbiamo affrontare le grandi decisioni e non evitarle (…) ecco perché ho voluto un referendum giusto e decisivo in Scozia ed è, per questo, che ho rinegoziato le posizioni britanniche nell’Unione Europea (…) Ho combattuto nella sola maniera che ne sono capace, affermando direttamente e appassionatamente ciò che sentivo e pensavo (…) Non mi sono mai tirato indietro in nessun caso. Ho sempre dichiarato che, dal mio punto di vista, la Gran Bretagna è più forte, sicura e migliore all’interno dell’Unione europea (…)

Ma il popolo britannico ha deciso chiaramente di intraprendere un cammino differente, perciò ritengo che il Paese abbia bisogno di una nuova leadership che la guidi in questa nuova direzione. Farò di tutto come Primo Ministro per mantenere la posizione di comando per i prossimi tre mesi. Ma non credo che sia giusto rimanere il capitano al timone per la destinazione successiva del Regno Unito. Non è una decisione che ho preso facilmente ma sono fermamente convinto che per l’interesse nazionale io debba rimanere per i prossimi mesi per garantire la stabilità e successivamente consegnare il Paese ad una nuova leadership (…)

Share Button