di Emilio Esbardo
I corpi volontari delle Forze Armate della Germania hanno giurato davanti ai loro superiori, ai loro familiari e ai loro amici “di servire fedelmente la loro Patria e di difendere il diritto e la libertà del popolo tedesco”. La cerimonia si è svolta alla presenza del Ministro della Difesa Thomas de Maizière e del Presidente della Repubblica Joachim Gauck, che ha tenuto il discorso di giuramento. Come da tradizione l’evento si è tenuto il 20 luglio data che ricorda l’attentato fallito di Claus von Stauffenbergcontro Hitler nel 1944, come ha ricordato Gauck:
Oggi, 20 luglio, prendiamo ad esempio quelle donne e quegli uomini coraggiosi, che 69 anni fa hanno seguito la loro coscienza, cercando di rovesciare un regime ingiusto.
Nel suo discorso Gauck ha sottolineato le sofferenze causate dall’esercito tedesco durante le due guerre mondiali:
In Germania c’è una certa riluttanza ad adottare l’uso della forza militare come strumento politico: a ragione. I soldati tedeschi hanno causato sofferenze indicibili in due guerre mondiali. Ciò ha lasciato segni profondi nel nostro Paese fino ad oggi. Noi tedeschi abbiamo una responsabilità particolare. Per noi non è facile inviare soldati e soldatesse in operazioni armate. Anche questa è una buona cosa.
Nonostante tutto si ha bisogno di un esercito “per assicurare la pace, la libertà e il rispetto dei diritti umani”. E la Germania non si può sottrarre ai suoi doveri, quando necessario, d’intervento:
Piuttosto vogliamo – come affermato nel preambolo della nostra Costituzione – “come Membro alla pari in un’Europa unita garantire la pace nel mondo” – dapprima con mezzi politici, ma, ove necessario, anche con la forza militare. Poiché la rinuncia alla forza può condurre, in alcune situazioni, a lasciare campo libero agli aggressori.
Occorre però un’attenta e costante valutazione delle circostanze per le quali dispiegare le forze armate, come ha aggiunto il Presidente tedesco:
Cosa succede, infatti, se gli obiettivi proposti non siano raggiungibili o il mezzo utilizzato è inadatto, ingiusto? Ci potrebbero essere delle circostanze, dove abbiamo sbagliato le nostre valutazioni. Ciò è ancora più amaro nei conflitti militari. Tuttavia la capacità di autocorrezione è uno dei grandi punti di forza della nostra democrazia. Per le nostre Forze Armate, l’esercito di questa democrazia, vale lo stesso principio di autocorrezione.
Toccante è stato l’argomento sui caduti. Joachim Gauck è particolarmente conosciuto ed appezzato per il suo lato umano che traspare in ogni occasione:
Il soldato si può trovare in situazioni nelle quali deve prendere decisioni difficili, le cui conseguenze potrebbero essere la perdita della propria vita o quella di un compagno o l’uccisione di un nemico. Quanto questo possa essere doloroso ho potuto comprenderlo durante la mia visita in Afghanistan quando ho letto i nomi dei soldati caduti.
Il 20 luglio è stata nominata Giornata della Resistenza contro il Regime Nazista, nel 1959, dal primo Generale dell’esercito tedesco del dopoguerra Heusinger, che ha definito l’azione di Claus von Stauffenberg e degli altri oppositori, come “azione contro l’ingiustizia e la mancanza di libertà”.
L’esercito tedesco con la cerimonia del 20 luglio vuole sottolineare il grosso significato dell’opposizione militare del 1944.
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