A Berlino, come in tutta la Germania, migliaia di persone si sono riversate sulle strade, per protestare in modo particolarmente veemente contro il nucleare, dopo il disastro di Fukushima e il venticinquesimo anniversario della catastrofe di Chernobyl. Nella sola capitale tedesca si sono stimati all’incirca 120.000 manifestanti.
Sia in Giappone sia nell’allora Unione Sovietica hanno perso la vita innumerevoli persone e ingenti sono stati i danni ambientali. Il precedente governo tedesco di Schroeder aveva stabilito di rinunciare gradualmente all’utilizzo dell’energia da uranio entro il 2021. Il Cancelliere Angela Merkel, invece, ha accordato alle aziende energetiche un prolungamento di 12 anni.
In Germania si contano 17 centrali nucleari. La folla si è data appuntamento a Potsdamer Platz per poi marciare direzione Kulturforum e Colonna della vittoria. Alle 14.15 la folla radunata nella “Via del 17 giugno” ha osservato un minuto di silenzio in onore delle vittime del terremoto e della catastrofe nucleare di Fukushima. L’intera manifestazione si è svolta pacificamente.
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