di Emilio Esbardo
Angela Merkel ha incontrato, lunedì 27 giugno 2016, i leader di Francia, François Hollande, e dell’Italia, Matteo Renzi, prima del vertice europeo a Bruxelles (28 giugno 2016), al quale parteciperà anche David Cameron.
Già sabato 25 giugno, presso la “Villa Borsig” a Berlino, per discutere della “Brexit”, dell’uscita della Gran Bretagna dall’Europa, il Ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier si è riunito con i suoi colleghi dei sei Paesi fondatori dell’Unione Europea: Jean-Marc Ayrault (Francia), Bert Koenders (Paesi Bassi), Paolo Gentiloni (Italia), Didier Reynders (Belgio), Jean Asselborn (Lussemburgo).
Merkel, Hollande e Renzi hanno affermato che non hanno ancora in mente una data precisa, per l’uscita definitiva della Gran Bretagna. Aspettano, piuttosto, una proposta dal Governo britannico. Ciò che di certo desiderano è che questo processo avvenga il più velocemente possibile.
Secondo l’articolo 50, infatti, che prevede l’uscita di un Paese membro dall’Unione Europea, è la nazione uscente, che deve presentare la domanda. David Cameron aveva annunciato come data ottobre, coincidente alle sue dimissioni da Primo Ministro, contestata immediatamente dai vertici europei.
Merkel ha affermato, che un lungo processo di separazione potrebbe danneggiare l’economia del Regno Unito e dell’Unione Europea. Ha, inoltre aggiunto, che l’Unione Europa è e rimarrà sana e i Paesi restanti, uniti, riusciranno a creare un futuro prospero per i loro cittadini.
I temi cruciali da affrontare, hanno sottolineato Hollande e Merkel, sono la sicurezza, il rafforzamento dell’economia, ed in particolare la lotta alla disoccupazione giovanile. Bisogna, dunque, presentare nuove proposte, per dare nuovi slanci all’Europa, che necessita del supporto dei cittadini per andare avanti.
Nella dichiarazione congiunta hanno affermato:
Siamo fiduciosi, che l’Unione Europea sia abbastanza forte, per dare le giuste risposte. Non abbiamo tempo da perdere.
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