I Vichinghi a Berlino: Joachim Gauck riceve Margherita II, regina di Danimarca - le foto al Castello Bellevue

Joachim Gauck e la sua compagna Daniela Schadt si apprestano a ricevere la Regina di Danimarca - Foto: Emilio Esbardo

di Giulia Bianchi – Foto: Emilio Esbardo

Il Presidente della Germania ha ricevuto Margherita II di Danimarca, invitata a Berlino per l’inaugurazione della mostra sui Vichinghi, organizzata dai Berliner Festspiele. L’esposizione, ospitata nel Martin-Gropius-Bau, è aperta al pubblico a partire da domani 10 settembre. Per maggiori informazioni: http://wikinger.smb.museum/home.html 

Il direttore de il nuovo Berlinese, Emilio Esbardo, ha fotografato l’arrivo della regina al Castello Bellevue.

Il Castello Bellevue è la residenza ufficiale del Presidente della Germania dal 1994, quando era in carica Roman Herzog.

Joachim Gauck e Daniela Schadt con Margherita II di Danimarca - Foto: Emilio Esbardo

È stato terminato di costruire nel 1785 su commissione del Principe Ferdinando di Prussia, come residenza privata senza nessuna funzione di rappresentanza. L’architetto Michael Philipp Boumann lo ha realizzato in stile neoclassico.

A partire dal 1844, l’edificio ha funto da museo d’arte contemporanea in Prussia.

I nazisti l’hanno utilizzato per scopi propagandistici.

Joachim Gauck e Daniela Schadt con Margherita II di Danimarca - Foto: Emilio Esbardo

Nel 1941, durante i massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale, è stato gravemente danneggiato. La ricostruzione è avvenuta tra il 1955 ed il 1959.

Nel 1957 il Parlamento ha deciso di assegnare la residenza ufficiale e privata del Presidente della Germania nella Villa Hammerschmidt a Bonn.

Il Castello Bellevue è vicino al Parlamento e alla Cancelleria, e a due passi dalla Colonna della Vittoria. È un edificio con una struttura centrale, con due ali laterali ed è circondato da un bellissimo parco adiacente al fiume Sprea.

Oggi si contano 15 ambienti di rappresentanza.

Margherita II e Joachim Gauck - Foto: Emilio Esbardo

Margherita II e Joachim Gauck - Foto: Emilio Esbardo


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