di Giulia Bianchi
Il mese scorso è deceduta una delle donne più desiderate degli anni settanta. Sylvia Kristel ha prestato il suo volto ed il suo corpo al personaggio cult degli anni settanta: Emmanuelle.
La pellicola, che porta la firma di Just Jaeckin, è stata proiettata per la prima volta a Parigi, in nove sale, il 26 giugno 1974.
Contro le scoraggianti previsioni, c’è stato un grandissimo afflusso di pubblico: 15.000 il primo giorno, 126.530 il fine settimana.
Il film racconta le scabrose avventure di una ragazza indipendente e senza freni inibitori, che rispecchia la società francese di allora, pronta a lanciarsi nelle più estreme avventure, vogliosa di abbattere i tabù ed i perbenismi del dopoguerra.
Infatti, nonostante le censure ed i tagli economici per la produzione, Emmanuelle ha conosciuto il successo internazionale, rappresentando l’evoluzione inarrestabile del cinema e della società francese.
La novità stava anche nel fatto che la protagonista intrepretava un modo di vivere l’erotismo che attirava persino le donne, che si sono recate volentieri a vedere il film. Le stesse femministe dell’epoca si sono battute per l’indipendenza e la libertà di espressione sessuale delle donne. Il cinema Triomphe sugli Champs-Elysées ha tenuto la pellicola in programma per più di dieci anni, con i sottotitoli in inglese, per attirare i turisti.
L’aspetto e la biografia di Sylvia Kristel calzavano a pennello con quello del personaggio fittizio.
Nel 2006 Sylvia ha dato alle stampe la sua autobiografia “Nue”, dove ha raccontato se stessa senza veli o autocensure: una vita sessuale iperattiva, l’uso smodato di droghe e di alcool. Dall’attore scrittore belga Hugo Claus ha avuto il suo unico figlio.
Sylvia Kristel è morta all’età di 60 anni a causa di un cancro all’esofago. Gli ultimi anni della sua vita li ha trascorsi in difficoltà economiche.
L’amica di mio marito del 1973 ha segnato l’inizio della sua carriera di attrice in film erotici, il cui genere aveva preso piede in Francia nel 1972 con Gola Profonda e che ha avuto moltissimo successo anche in Italia. A tal proposito basta ricordare l’attrice nostrana Laura Antonelli, che si è affermata nelle pellicole Trappola per un Lupo del 1972 e Malizia del 1973.
Sylvia Kristel è nata il 28 settembre 1952 a Utrecht nei Paesi Bassi. La sua è stata un’educazione basata sulle severe regole religiose imposte dai suoi genitori. La scuola che ha frequentato e da cui è fuggita, era “gestita da calvinisti che non hanno mai sorriso, anche se avessero fatto loro il solletico sotto i piedi”
A 17 anni ha svolto i più disparati lavoretti, tra cui la segretaria e l’infermiera. La grande svolta della sua vita è avvenuta nel 1973 quando è risultata vincitrice del concorso Miss TV Europa. Nel 1974 è seguito il successo internazionale con il film Emmanuelle: da allora la sua immagine è rimasta legata irrimediabilmente a ruoli erotici.
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