Discorso di Navid Kermani in parlamento tedesco per il 65simo anno della costituzione

Navid Kermani mentre tiene il suo discorso davanti alle più alte cariche dello Stato - Foto: Emilio Esbardo

di Redazione

Il Presidente del Bundestag Norbert Lammert ha invitato lo scrittore Navid Kermani, a tenere il discorso in Parlamento, dal punto di vista di una persona di origini straniere, sulla costituzione tedesca, redatta 65 anni fa, il 23 maggio 1949.

Essa era stata promulgata in via provvisoria, valida solo per la Germania occidentale, con capitale Bonn.


Dopo la caduta del Muro, la Germania unita continuò ad utilizzare la costituzione del settore occidentale. Gli ex Länder (denominati oggi i nuovi stati) della DDR, in tutto 5, vennero semplicemente annessi alla Repubblica Federale Tedesca.

Navid Kermani - Foto: Emilio Esbardo

La maggior parte del discorso di Navid Kermani, scrittore e islamista dalla doppia cittadinanza iraniana e tedesca, è stato applaudito dai politici dei diversi schieramenti.

Navid Kermani non si è limitato, solo, a propinare elogi. Il suo discorso era anche pieno di critiche.

Il suo primo elogio, ricoperto da struscianti e lunghi applausi, riguardava la possibilità data ad un tedesco di origini straniere come lui, di poter tenere il discorso sull’anniversario della fondazione della Costituzione.

La tribuna degli ospiti - Foto: Emilio Esbardo

“Non esistono molti Stati, dove questo sia possibile”, ha affermato, “nella stessa Germania di 15 anni fa, sarebbe stato difficilissimo. Nell’altro Stato, di cui posseggo il passaporto, nonostante le numerose proteste e le vittime a causa delle libertà,  una cosa del genere non la si potrebbe neanche immaginare”.

Kermani ha invece criticato aspramente il cambiamento della legge sui rifugiati in Germania avvenuta nel 1993. “Bisogna dare alle altre persone delle giuste chance”, ha detto, “per poter immigrare in modo legale e di non dover ricorrere al diritto di asilo”.

Panoramica del Bundestag - Foto: Emilio Esbardo

Il suo pensiero era diretto soprattutto a migliaia d’innocenti e incolpevoli profughi africani, che perdono la loro vita in mare. Kermani ha ricordato, inoltre, lo spiacevole e triste caso di Djamaa Isu, che, all’incirca un anno fa, si è impiccato con la cintura dei pantaloni nel centro di accoglienza di Eisenhüttenstadt, perché senza nessun motivo apparente, gli era stato rifiutato il diritto di Asilo.

Kermani ha preso ad esempio l’onorabilità e la rispettabilità di un politico come Willy Brandt, il quale ha dato mostra della sua umanità e grandezza quando si è inginocchiato in segno di umiltà davanti al Memoriale del Ghetto di Varsavia nel 1970, aborrendo i crimini nazisti.

Il Presidente del Bundestag Norbert Lammert - Foto: Emilio Esbardo

Il suo discorso è stato, riassumendo, un enorme grazie a nome di tutti gli immigrati e dei cosiddetti “lavoratori ospiti” che non sono più ospiti, bensì sono divenuti cittadini tedeschi a pieno diritto. Ma non a nome di tutti quegli immigrati che non hanno avuto la stessa fortunata sorte e che hanno dovuto abbandonare il suolo tedesco.

Navid Kermani è stato fatto sedere in Parlamento accanto al Presidente della Germania, Joachim Gauck, alla Cancelliera Angela Merkel e a Volker Bouffier (CDU).

Dopo Navid Kermani hanno parlato anche politici di diversi schieramenti. Dapprima ha preso la parola Volker Kauder del partito conservatore della CDU, che si è detto d’accordo solo su una parte del discorso dello scrittore.

Navid Kermani, al termine del suo discorso, viene accolto a braccia aperte dal Presidente della Germania Joachim Gauck

Thomas Oppermann (SPD), Gregor Gysi (La Sinistra) e Katrin Göring-Eckardt (Alleanza ’90 – I Verdi) sono invece rimasti molto soddisfatti.

Il più soddisfatto di tutti è stato il Presidente della Germania, Joachim Gauck, che si è “lanciato” per stringere la mano a Navid Kermani. Cosa, che al contrario, non ha fatto la Cancelliera Angela Merkel (CDU).

Il Presidente del Bundestag Norbert Lammert e Gregor Gysi (La Sinistra). I due sono considerati i due politici con il maggior senso di umore in Parlamento. Non perdono mai occasione di punzecchiarsi a vicenda. In questa immagine Norbert Lammert sorride dopo un divertente battibecco - Foto: Emilio Esbardo

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