di Emilio Esbardo
Lunedì 30 maggio 2016 mi sono recato presso l’ex Lungenklinik (centro per la cura dei polmoni), che si trova in una delle zone più verdi e belle di Berlino, a due passi dal lago e dalla Villa della Conferenza di Wannsee, dove, purtroppo, nel 1942 è stata pianificata la “Soluzione finale della questione ebraica”.
Qui il 24 maggio è stato battuto il primo ciak della pellicola “Alpenbrennen”, una produzione cinematografica internazionale, la cui sceneggiatura è stata scritta da Natja Brunckhorst (famosa per la sua interpretazione, da adolescente, di Christiane F. nell’omonimo film del 1981) e che coinvolge Lieblingsfilm GmbH, helios sustainable films GmbH, l’emittente radiotelevisiva RBB, Südwestrundfunk, Hessischer Rundfunk, Medienboard Berlin-Brandenburg, IDM Südtirol – Alto Adige, BKM e Deutscher Filmförderfonds.
I fotografi, tra cui io, siamo stati invitati per un servizio fotografico sul set.
Il film racconta la storia della dodicenne Amelie, interpretata da Mia Kasalo, che si reca con i suoi genitori Sarah, interpretata da Susanne Bormann, e Jost, interpretato da Denis Moschitto, divorziati ma in ottimi rapporti, nelle Alpi in una clinica per la cura dell’asma. Amelie, inconsapevole della propria malattia, nonostante goda dell’ottima aria dell’Alto Adige, trascorre le giornate annoiandosi della vita da paese, fin quando non incontra il tredicenne Bart, che lavora come guardiano di mucche.
I due, all’inizio, provano un’antipatia reciproca. Amelie giudica Bart un goffo montagnolo mentre Bart la considera una ragazza stupida. Ma un giorno, a causa di un malinteso con il personale della clinica, Amelie fugge via con l’intenzione di scalare la montagna più alta della zona. A correre in suo soccorso è proprio il goffo Bart. A partire da questo momento inizia l’avventura…
La data di uscita al cinema di “Alpenbrennen” è prevista per il 2017.
Al servizio fotografico erano presenti, tra gli altri:
Susanne Bormann, classe 1979, si è affermata sin dal suo debutto cinematografico in “liegen lernen”. Bormann fa parte di quella cerchia di giovani attori/tri, tra cui Fabian Busch, Daniel Brühl, Franka Potente, Matthias Schweighöfer, divenuti famosi dopo la caduta del Muro.
Denis Moschitto, classe 1977, di Colonia, è figlio di un italiano e di una donna turca. E’ divenuto un volto noto del cinema tedesco grazie alle sue interpretazioni nei film “Verschwende deine Jugend”, “Kebab Connection” e “Süperseks”. Nel 2009 ha ricevuto il LOLA quale “miglior attore protagonista” nel film “Chiko”.
Jasmin Tabatabai, nata il 1967 a il Teheran, è figlia di un persiano e di una donna tedesca. Cantante e attrice, si è trasferita, nel 1979, a Stoccarda dopo la fine della monarchia a causa della rivoluzione islamica. Nel 1993 ha fondato il gruppo Even Cowgirls Get The Blues, che si è sciolto nel 1997 e con il quale ha dato alla luce tre album. Nel 2002 ha pubblicato il suo primo disco da solista, intitolato “Only Love”. Come attrice ha debuttato, recitando in un piccolo ruolo in “Welcher Film” nel 1992. Ha iniziato a farsi notare nel 1997 nella pellicola musicale “Bandits”. Il suo film più importante da protagonista è probabilmente “Le particelle elementari” (2006). Jasmin Tabatabai in “Alpenbrennen” recita il ruolo della pneumologa, la Dr.ssa Murtsakis, che si prende cura della piccola Amelie.
La parte della protagonista Amelie è interpretata dalla giovanissima Mia Kasalo, di origini serbo-croata, nata il 2003 a Berlino. Mia ha iniziato la sua carriera alla tenera età di cinque anni. Ha partecipato a numerose produzioni televisive, tra cui alla serie poliziesca “SOKO Wismar”, della emittente pubblica tedesca ZDF.
Il film è stato diretto da Tobias Wiemann, classe 1981 di Greifswald. Dopo differenti stage teatrali ha intrapreso la carriera di regista, collaborando dal 2008 al 2013 con il noto attore Til Schweiger, con il quale ha prodotto la commedia Großstadtklein.
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