Sta rischiando proprio di diventarla. O almeno, terra per i Sardi. Il nome della nuova trattoria, aperta un mese fa, nel cuore di Prenzlauer Berg, sintetizza, un’escalation preoccupante (per la Sardegna) e stimolante (per i Sardi). Quest’isola, endemicamente spopolata, affetta geneticamente da seminomadismo galoppante, chiusura ed emigrazione, pare che abbia trovato l’Arché (che per i Greci era il luogo dove e da dove tutte le cose vengono e provengono), nella ristorazione, a Berlino.
In principio fu Il Porto, fino ad arrivare a Terra Sarda. L’ultimo, per adesso. Intanto all’ombra del nuovo locale, riposano i piatti della vecchia DDR e anche un po’ di quell’atmosfera. Ma dalle pareti innestate di Bertulas (le bisacce dei pastori) Mesales (piattoni in sughero) e pane carasau, prevale un profumo di mirto fresco, che si apre verso la terrazza spalancata alla primavera.
Luigi, di Tortolì, sartino dei ravioli freschi ripieni di patate, formaggio e menta. A chiusura manuale su disegno nuragico.
I famosi Culurgiones, un vero capolavoro di oreficeria alimentare. Mariano, di Bolotona, esperto di malloreddus. Tutto dal vivo. Una buona partenza. Prodotti buoni, cuochi professionali, buon servizio, buona atmosfera e piatti abbondanti (finalmente!).
Spero che questo sia l’inizio di un’inversione di tendenza a questa febbre minimalista che sta investendo la ristorazione italiana. Corto di braccia, corto di cuore, dice un vecchio adagio sardo.
Ma non è il caso della nostra trattoria, che non dimentica l’ospitalità che è alla base della tradizione sarda, ma che è anche alla base di un conto pagabile.
di Lino De Palmas
Ristorante Trattoria Terra Sarda Stahlheimer Str. 30 [10439 Berlin]
Tel.: +49/(0)30-544 883 64
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