Intervista ad Alessandra Celletti

Alessandra Celletti e Onze - Foto: Ciro Caputo

di Michela Buono

Alessandra Celletti il 2016 è un anno in cui due numeri – 50 e 150 – hanno per Lei un significato molto particolare. Di cosa si tratta?
Si tratta di un doppio compleanno: i miei 50 anni e i 150 di Satie. Proprio così: il mio autore del cuore ed io siamo nati esattamente a distanza di cento anni.


I suoi brani, composti per l’occasione, saranno accompagnati da video creati da Onze. Musica e immagine si fonderanno creando uno scenario “magico”. Com’è nata l’idea di lavorare insieme?
Per festeggiare il mio amato Satie, desideravo fare qualcosa di speciale: un mondo incantato fatto di suoni, ma anche di visioni. Così ho chiesto a Onze, di cui conoscevo la bellezza di alcuni lavori e la predisposizione al surrealismo. Stiamo lavorando in stretto contatto, valutando insieme ogni atmosfera, con cura e attenzione, ma anche lasciandoci trasportare dalla bellezza dell’irrazionale.

Il 27 ottobre sarete in scena al Roma Europa Festival. Un’anticipazione, se possibile, sulla vostra performance.
E’ sempre difficile fare previsioni su cosa accadrà in uno spettacolo dal vivo. Ci sono ogni volta elementi imponderabili che entrano in gioco ed è questo il bello di stare su un palco. Naturalmente il pianoforte sarà in primo piano sulla scena, mentre Onze interagirà in diretta con le sue creazioni visuali. Ma utilizzerò anche alcuni strumenti elettronici per creare uno spazio sonoro che vuole essere a un tempo un omaggio al Maestro francese e una ricerca tra le sonorità di cui lui è stato profeta.

Importante, anche, la realizzazione di un cofanetto, comprendente un cd e un dvd che renderanno un ulteriore omaggio a Satie. Quali musiche e quali video saranno compresi nel cofanetto?
Proprio in questi giorni stiamo scegliendo tra i brani che ho registrato. Il motivo per cui amo ancora molto ascoltare la musica da un cd piuttosto che scaricarla dalla rete è che nel momento in cui si fa partire quel piccolo disco comincia un vero e proprio viaggio…Per questo è anche molto importante la scaletta. Riguardo al dvd valuteremo con Onze come costruirlo.  Naturalmente ci sono esigenze differenti rispetto al live e ci aspetta ancora un lavoro molto delicato e interessante. Vogliamo che sia davvero come entrare in un sogno.

Alessandra Celletti e Onze - Foto: Ciro Caputo

Come verrà coinvolto il pubblico nella realizzazione di questo progetto?
Già tre anni fa ero riuscita a realizzare un progetto folle grazie a Musicraiser: viaggiare con un pianoforte ancorato su un camion e suonare in giro per l’Italia portando la musica in luoghi meravigliosi gratuitamente anche per chi spesso non ha la possibilità di entrare in una sala da concerto.  “Piano piano on the road” (così si chiamava il tour) è ora un ricordo indimenticabile e anche un documentario molto bello realizzato dalla “primafilm” …Così, tornando al presente, ho pensato che per produrre questo cofanetto di musica e immagini avremmo potuto nuovamente ricorrere al sito di crowdfunding e fare affidamento sulla stima, sull’affetto e anche sulla curiosità di tante persone. Dunque chi lo desidera può partecipare al progetto andando sulla nostra pagina e scegliendo un premio in base al contributo che vuole offrire. Sono già state assegnate tante ricompense e tante ce ne sono ancora: il cofanetto col cd e il dvd, ma anche gli appunti originali di Onze, il mio primo disco con musiche di Satie, l’invito per il concerto al Romaeuropa festival e altre sorprese ancora.

La scadenza del quattro di agosto cosa riguarda?
È semplicemente il giorno entro il quale è possibile partecipare attivamente alla realizzazione del progetto. Il tempo vola, quindi chi lo desidera può andare a curiosare su Musicraiser…  

Tra Lei e il compositore francese vi sono altre “coincidenze” numeriche?
Ma sai che non molti giorni fa mi è arrivato un messaggio da Jacopo Zanaglia, esperto di numerologia?  Mi ha stupito con un’accurata analisi del numero 34 che pare sia il numero che accomuna Satie e me attraverso le nostre date di nascita:
(Alessandra Celletti: 6+6+1+9+6+6 = 34. Erik Satie: 1+7+5+1+8+8+6 = 34)
Pare anche che il 34 sia il numero della crescita ordinata e dell’armonia della forma.
E poi c’è il numero 3, un numero caro a Satie che amava strutturare le sue composizioni in cicli ternari. Così in questo album ho deciso di seguire la sua strada.  

“Quando ero giovane mi dicevano …vedrà quando avrà 50 anni. Ora ne ho 50 e non vedo niente”. Leggendo questa frase di Satie mi viene da chiederLe cosa vede Alessandra Celletti ora che ha 50 anni?
Vedo un mondo in difficoltà, molta sofferenza e confusione, ma vedo anche tante persone che hanno il grande desiderio di trasformare tutto questo e penso che bisognerebbe ripartire da qui con coraggio, senso di responsabilità, ma anche un po’ di leggerezza.

Perché ha deciso di “coinvolgere” la rete per attuare questo progetto?
Il rapporto con chi mi segue è per me molto importante. Mi piace che ci sia uno scambio autentico. Come dicevo “Piano piano on the road” è stata un’esperienza fantastica realizzata grazie all’ entusiasmo e alla generosità di tutti … Anche questa volta, per “50/150 Working on Satie” stiamo avendo un grandissimo riscontro. Oltre 170 “raisers” hanno già partecipato alla produzione e tanti cofanetti hanno già un destinatario. Questa modalità di produzione è stupenda perché fa sì che si crei un rapporto realmente diretto in tutte le fasi di realizzazione e le persone diventano parte attiva e non solo i fruitori.  E poi ci sono stati contributi di ogni entità anche se devo dire che un contributo piccolo o grande sono per me fonte di una stessa felicità perché, al di là del sostegno economico, questo vuol dire che qualcuno ha a cuore quello che stiamo facendo e vuole farne parte. Da pochi giorni questo progetto ha anche uno “sponsor superstar” con l’importante nome di pizzeria Stravinskij. I proprietari, sono due ragazzi davvero speciali che, sin dall’esordio della loro attività, coltivano oltre alla cura del loro lavoro, anche la passione per la musica e per le diverse forme dell’espressione artistica e hanno dunque deciso di destinare parte dei proventi, al finanziamento di nuovi progetti artistici. Anche Patrice Leconte, un regista che amo molto, ha aderito al progetto, sostenendo che Satie ed io siamo fatti l’uno per l’altra…

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