di Emilio Esbardo
È stata una bellissima serata martedì 19 maggio, non solo per la piacevole temperatura primaverile, ma soprattutto grazie allo spettacolo a cui ho assistito. “Bella Figura” della poliedrica Yasmina Reza (attrice, scrittrice, sceneggiatrice e drammaturga) è un’opera teatrale proprio come piace a me, priva di effetti speciali, piena di dialoghi ben costruiti, a volte stupendi e pieni di umore.
L’ottima traduzione di Thomas Ostermeier e Florian Borchmeyer e, soprattutto, le eccellenti interpretazioni di Nina Hoss e Mark Waschke, hanno fatto il resto. La regia è dello stesso Thomas Ostermeier. Da citare sono anche gli altri bravi attori che hanno composto il cast: Stephanie Eidt, Renato Schuch e Lore Stefanek.
“Bella Figura” parte da un disguido tra due amanti in una macchina parcheggiata davanti ad un ristorante: Andrea, farmacista, donna sola con figlio e Boris, sposato, proprietario di vetreria. Andrea rimane offesa dalla proposta di Boris di andare a mangiare in un ristorante consigliatole da sua moglie. È una situazione che può sembrare assurda ma molto comune nella vita reale. Anche i dialoghi appaiono molto convincenti, che rispecchiano delle reazioni improvvise e dei comportamenti irrazionali che si creano senza che ce ne si renda conto.
Come in tutte le opere di Yasmina Reza, vi è grande spazio per le improvvisazioni recitative degli attori e in questo caso Nina Hoss e Mark Waschke hanno reso un’interpretazione eccellente. Durante la loro conversazione nel parcheggio del ristorante hanno trasmesso al pubblico l’atmosfera di nervosismo che si respirava tra i due protagonisti, che hanno scatenato i loro comportamenti inconsueti. Qui vengono messi a confronto due mondi, a volte, in antitesi tra di loro: quello maschile e quello femminile.
Commovente è stata la scena quando una isterica Nina Hoss ha iniziato a prendere a pugni Mark Waschke, che tentava di tranquillizzarla tenendola stretta al suo corpo.
Dialoghi tipici tra due amanti in lite hanno divertito gli spettatori, che probabilmente si sono immedesimati in una situazione che, almeno una volta nella vita, capita a tutti.
Alla reazione negativa di Andrea di cenare in un ristorante consigliato da sua moglie, Boris propone in tono di sfida: “… oppure possiamo prendere in affitto una camera nell’hotel Ibis e iniziamo a scopare immediatamente … anzi per me sarebbe meglio”.
Per descrivere al meglio l’invenzione di questi situazioni e dialoghi, si possono prendere in prestito le affermazioni della stessa Yasmina Reza, che nel sito della Biennale ha scritto:
(…) Cosa succede prima o dopo? Cosa può accadere fuori campo? Cosa succede durante l’istante preciso? Non si tratta di inventare grandi storie, ma di estrarre dal tempo presente tutto ciò che contiene lo spazio drammatico. Sono sempre più interessata a una scrittura che non rilascia contenuti apparenti. Una scrittura che serve a fabbricare solamente del tempo. Un tempo umano. Una scrittura come una materia musicale. Mi piacerebbe lavorare con gli attori/autori. Artisti in grado di giocare, improvvisare (…)
– www.labiennale.org/it/teatro/collegeteatro/laboratori.html
Nina Hoss, nata a Stoccarda nel 1975, è attrice teatrale e cinematografica, il cui primo riconoscimento artistico inizia per la sua interpretazione, nel 1996, in “Das Mädchen Rosemarie”. Durante la sua carriera, ha ricevuto numerosi, importanti premi, tra cui: nel 2003 e 2005 il “Adolf Grimme” per il ruolo in “Toter Mann” e “Wolfsburg”; nel 2007 l’Orso d’argento alla Berlinale come migliore attrice in “Yella”; nel 2008 il premio del cinema tedesco. Nel 2013 le viene assegnato l’ordine al merito della Repubblica Federale di Germania. Grande eco ha avuto la sua interpretazione nel film Barbara, mostrato durante l’edizione 2012 del Festival internazionale del cinema di Berlino.
Ritornando al pezzo teatrale. Tragicomica è anche l’entrata in scena del resto degli altri attori. Quando i due amanti decidono di proseguire con l’auto, durante la retromarcia, investono, senza conseguenze, l’anziana signora Yvonne.
Yvonne è la madre di Eric, marito di Françoise. I tre stavano recandosi in un ristorante a festeggiare il compleanno di Yvonne.
Dopo lo spavento, tutti i personaggi vanno a bere qualcosa insieme, ma l’atmosfera si guasta immediatamente perché Françoise è in realtà la migliore amica della moglie di Boris. Da qui nascono altre situazioni tragicomiche: Yvonne coglie di sorpresa in bagno Andrea e Boris, mentre stavano iniziando una scena di sesso riconciliatore.
Grato per aver potuto assistere ad uno spettacolo così piacevole, verso le 22.00, ho lasciato la Schaubühne, dirigendomi a casa. La Schaubühne, che nel 2012 ha compiuto 50 anni, è uno dei teatri più celebri di Berlino, fondato nel 1962 da Jürgen Schitthelm.
L’ensemble della Schaubühne, nel 1981, si è trasferita nell’edificio storico costruito nel 1928 originariamente come cinema dal famoso architetto Erich Mendelsohn.
Schaubühne am Lehniner Platz
PROGRAMMA: www.schaubuehne.de/en/schedule/index.html#a_22
Kurfürstendamm 153
10709 Berlin
Tel +49.30.890020
www.schaubuehne.de
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