di Emilio Esbardo
Dal 3 aprile al 7 luglio 2014 presso la rinomata Martin-Gropius-Bau si terrà l’esposizione dell’artista cinese Ai Weiwei. Il titolo della mostra è Evidence che ricorda una serie televisiva poliziesca americana.
Le opere e le installazioni dell’artista, che saranno esibite in uno spazio espositivo di 3000 metri quadri, suddiviso in diciotto stanze, hanno una forte valenza politica.
Ai Weiwei, bisogna ricordarlo, è stato arrestato ingiustamente dal governo cinese e questo si riflette nella sua arte, attraverso la quale denuncia la corruzione e le ingiustizie sociali del suo Paese.
Al centro delle sue richieste vi sono la libertà di pensiero e una democrazia parlamentare.
Ai Weiwei vuole combattere la propaganda ideologica del governo cinese con opere artistiche che all’apparenza non hanno nessun significato ma che invece riflettono bene gli eventi storici e politici della Cina contemporanea.
La sua enorme popolarità a livello internazionale ha forse evitato che venisse ucciso.
Ai Weiwei ha il divieto di esposizione in Cina e non può viaggiare all’estero.
È dunque improbabile che possa partecipare alla sua esposizione a Berlino. Le opere sono state realizzate nel suo piccolo studio: molte di esse non erano mai state esposte in Germania, altre sono state realizzate proprio per l’occasione.
Una mostra, dunque, da non perdere. Il 2 aprile si terrà la conferenza stampa senza la presenza dell’artista.
Il 28 marzo la cancelliera Angela Merkel e il Presidente tedesco Joachim Gauck riceveranno il presidente cinese Xi Jinping a Berlino e chissà…
Ai Weiwei – Evidence; 3 aprile – 7 luglio 2014 presso Martin-Gropius-Bau
Apertura: tutti i giorni tranne martedì dalle 10.00 alle 19.00
Homepage: www.gropiusbau.de
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