di Redazione
Domenica 28 aprile si è tenuta la quarta edizione della manifestazione (annuale) della lunga notte dell’opera e dei teatri. Lo spettatore ha pagato un biglietto unico, che comprendeva sia il mezzo di trasporto sia l’entrata in tutti i teatri che hanno partecipato all’iniziativa: quest’anno sono stati 57. Gli organizzatori hanno offerto otto percorsi differenti, a tappe, e messo a disposizione i relativi autobus. In ogni percorso c’erano più fermate, dove le persone paganti scendevano in ognuna, fino all’ultima, per seguire un “assaggio” di differenti rappresentazioni della durata di circa 20 minuti, ripetute ciclicamente, dalle ore 19 fino all’una di notte.
L’evento è stato promosso dai media più importanti della capitale quali rbb, radioeins, Tagesspiegel e zitty. La lunga notte dell’opera e dei teatri si tiene anche nelle città di Colonia, Amburgo ed Hannover ed ha lo scopo di avvicinare alla vita culturale una parte di quella popolazione che normalmente non vi aderisce.
Questa è una buona occasione per gli amanti della cultura, per farsi un quadro generale dell’immensa offerta che i teatri berlinesi propongono: dall’opera al varietà, dal musical alla danza moderna, dal cabaret alla musica classica, dai concerti ai film e alle letture, per fare degli esempi.
Gli organizzatori non si sono dimenticati dei bambini, i cui spettacoli hanno avuto inizio a partire dalle ore 16.00 presso Galli Theater, Brotfabrik, Schaubude Berlin, Theater an der Parkaue, Theater o.N., ufaFabrik, Zimmertheater Steglitz. A questa edizione si sono aggiunti altri nove partecipanti, che descriviamo brevemente: la Berliner Schule für Schauspiel, che dalla sua fondazione, nel 1992, è divenuta una delle principali scuole di teatro per attori in Germania ed è stimata per l’alta qualità di formazione per gli studenti.
HABBEMA – Bühne der Peter-Hacks-Gesellschaft: il teatro, che porta il nome della direttrice, regista e attrice Cox Habbema, organizza serate all’insegna di rappresentazioni teatrali, di letture ed eventi artistici. Kühlhaus am Gleisdreieck, la cui singolarità sta nel misto di musica, danza e performance di compagnie provenienti da 17 città gemellate con Berlino. Kulturfabrik Moabit: all’interno di questa fabbrica della cultura si svolgono talmente tante attività culturali quali concerti, teatro, feste, cinema, golf, etc., da essere un perno, un punto di ritrovo fisso della gente del quartiere. Staatliche Artistenschule Berlin: una scuola per artisti. Teatr Studio am Salzufer: questo teatro polacco-tedesco è stato fondato con il patrocinio del sindaco di Berlino Klaus Wowereit. Attraverso la fusione della cultura teatrale polacca e tedesca, gli organizzatori si pongono lo scopo di porre al centro delle loro produzioni l’essere umano (“Im Mittelpunkt steht der Mensch” – “Al centro vi è l’essere umano”). Zebrano Theater, che organizza in maggioranza serate musicali-letterarie. Infine Theater unterm Turm e Theater Aufbau Kreuzberg: anch’essi luoghi d’incontro, dove si offrono eventi all’insegna della fusione di forme artistiche differenti, il cui pubblico è, prevalentemente, internazionale.
Ho iniziato la mia personale lunga notte dell’opera e dei teatri, scegliendo il percorso numero 6 (dal nome R6), che partiva dalla Schaubühne, dove ho assistito alle rappresentazioni di “Perplex” di Marius von Mayenburg, “Hamlet” di William Shakespeare e “Bunny” di Jack Thorne.
La Schaubühne a Lehniner Platz è un importante teatro berlinese, situato nel punto centrale del famoso viale Kurfüstendamm, il cui edificio è stato progettato dall’architetto Erich Mendelsohn nel 1926: la struttura è nata come cinema, il Kino Universum. La costruzione è stata adibita a teatro verso la fine degli anni ’70. La direzione attuale della Schaubühne è affidata a Thomas Ostermeier e Jens Hillje. “Perplex” narra la storia di Eva e Robert, che dal loro ritorno a casa, dopo le vacanze, vivono delle situazioni assurde e surreali come il misterioso cambiamento delle piante o l’improvviso e inaspettato taglio dell’allacciamento dell’energia elettrica, comunicato con una missiva postale. Judith e Sebastian che si sarebbero dovuti occupare delle mansioni della casa si rivelano, in realtà, esserne i proprietari. “Perplex” è una commedia sulla imprevedibilità della realtà, sul tema dell’identità e sul teatro stesso. Sotto la regia di Christoph Schletz è stato inscenato “Bunny” di Jack Thorne, che narra la storia di Katie, una ragazza di diciotto anni, appartentente alla classe media di una famiglia liberale. Katie si ribella al ruolo imposto di brava ragazza del suo stato sociale e inizia a sperimentare una vita eccitante ed avventurosa. Dopo aver lasciato la Schaubühne ho preso il bus per il Theater unterm Turm, dove è stato inscenato “Fremd ist der Fremde nur in der Fremde”: un pezzo in onore dei 130 anni dalla nascita di Karl Valentin. La particolarità del Theater unterm Turm, situato nel cuore di Berliner City West nelle prossimità del Kudamm, è la molteplicità dei generi che vengono rappresentati: tragedia, commedia, drammi, opere classiche e contemporanee, etc.
La mia tappa successiva è stata la sede dei Berliner Festspiele, che dal 1951 organizzano festival internazionali di musica, letteratura e teatro. Qui gli spettatori hanno potuto osservare differenti concerti e letture dal vivo.
A due passi dai Berliner Festspiele c’è il Bar Jeder Vernunft, dove si sono esibiti i Muttis Kinder, un gruppo di solo vocalisti, composto da Claudia Graue, Christopher Nell e Marcus Melzwig. Il loro repertorio spazia dal jazz alla musica classica, dal pop al rock e con le loro voci imitano anche gli strumenti. I Muttis Kinder hanno ricevuto il riconoscimento musicale “Freiburger Leiter 2011”, per la migliore interpretazione musicale.
Bar Jeder Vernunft ha compiuto nel frattempo 20 anni ed, oggi, è considerato un locale storico. Ricorda un po’ i luoghi di ritrovo della vita notturna della Berlino degli anni ’20, non solo nell’aspetto ma anche nel programma culturale che offre. Successivamente in una sala, con una capacità di 60 persone, nel Renaissance-Theater ho assistito al pezzo “Gestern-Heute-Morgen”. L’edificio del teatro è l’unico esempio di struttura teatrale Art-Déco europea, rimasta completamente intatta. La costruzione è stata progettata nel 1902 da Konrad Reimer e Friedrich Körte. La Staatsoper ha incantato con l’esecuzione di opere quali “La Traviata“, “Die Zauberflöte”, “Don Carlo”, “Orpheus in der Unterwelt”, “Die verkaufte Braut”, “Die Fledermaus”, “Candide”. Nel Teatr Studio am Salzufer hanno inscenato “Leonce und Lena” di Georg Büchner, “Die Mutter” di Stanislaw Ignacy Witkiewicz e “Aufzeichnungen eines Wahnsinnigen” di Nicolai Gogol. Nel Grips-Theater, specializzato, soprattutto in teatro per i bambini e per gli adolescenti hanno inscenato “Rise up! Occupy Hansaplatz”.
Ho terminato il percorso 6 al Kulturfabrik Moabit, dove ho assistito al “Théâtre Au Fil des nuage”. Alla fine dello spettacolo ho preso i mezzi di trasporto pubblici direzione Volksbühne per partecipare alla festa di fine serata, dove, a partire dalla mezzanotte si sono esibiti il DJ Ueliguitar e il DJ Supermarkt. Anche l’edificio della Volksbühne ha una storia interessante. È stato costruito tra il 1913 e il 1914 dall’architetto Oskar Kaufmann ed abbellito con la scultura di Franz Metzner. Sin dall’inizio è stato concepito come un teatro popolare a prezzi accessibili anche per gli operai. Dopo la caduta del Muro è divenuto un simbolo della Berlino riunificata degli anni ’90, grazie soprattutto alla direzione di Frank Castorf.
Il prossimo appuntamento con la lunga notte dell’opera e dei teatri, con la possibilità di conoscere in linea generale il panorama teatrale della città, è per il 2013.
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